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venerdì 18 luglio 2014

Antonio Conte: c'è una tifoseria intera che lo odia. Ecco perchè.



Il calcio, si sa, come la vita, regala sprazzi di gioia e di emozioni forti, sensazioni intense e ferite che rimangono aperte per anni. Se nella vita un tradimento si può perdonare, nel calcio no. I tifosi veri non perdonano di fronte ad un tradimento e se poi il tradimento è reiterato, i tifosi odiano. E proprio in questi giorni che tutto il popolo juventino rimpiange Antonio Conte vogliamo ricordare che una tifoseria intera lo odia, ed è la tifoseria giallo-rossa, quella della sua città, Lecce. Per raccontarvi brevemente il motivo di questa avversione facciamo un salto indietro lungo 30 anni:
nel cuore del Salento a pochi metri dal Via del Mare una piccola società dilettantistica, la "Juventina Lecce" (ebbene si, la Juventina) coccola un campioncino in erba, il giovane Antonio che non tarda a farsi notare e si trasferisce al U.S. Lecce per 8
palloni (non milioni, palloni). La società giallo-rossa lo lancia in serie A il 6 aprile 1986 all'età di 16 anni e 8 mesi. E qui ci fermiamo un attimo. 



Antonio Conte con la maglia del Lecce
Antonio Conte con la maglia del Lecce
Stiamo parlando di un ragazzo di 16 anni a cui è concessa dal cielo la possibilità di giocare per la squadra per cui tifa, della sua città. Antonio Conte, nato e cresciuto a Lecce, quindi tifoso del Lecce viene ingaggiato proprio dal Lecce e fatto esordire in Serie A a 16 anni e 8 mesi. Ci siamo? avete fatto mente locale. Perfetto.

Dopo 5 anni in giallo-rosso arriva la grande occasione: la Juve di Trapattoni. Antonio conte si trasferisce a Torino, sponda bianco-nera, nell'estate del 1991. Non stiamo qui a raccontare vittorie, caratteristiche tecniche ed i vari trofei vinti. Arriviamo al dunque.   E' il 31 Agosto del 1997, la prima giornata di campionato vede di fronte la Juventus di Marcello Lippi ed il Lecce di Cesare Prandelli. Al quarantottesimo minuto del secondo tempo con la Juve in vantaggio per 1-0 con goal di Inzaghi succede questo:



L'esultanza esagerata di Conte per un goal allo scadere, con la vittoria in tasca alla prima giornata di campionato fa infuriare i tifosi del Lecce. La curva giallo-rossa ingoia amaro, non la prende per niente bene e il rapporto sembra inevitabilmente incrinarsi.  Questo è il primo tradimento di cui il leccese Antonio Conte viene accusato pesantemente. Non si fa. rispetto, ci vuole rispetto per la squadra della tua città, per quella squadra che ha creduto in te e ti ha lanciato nel calcio che conta a 16 anni. Ma Antonio ribadisce il diritto ad esultare come e quando lo voglia. E primo capitolo chiuso.
Il calcio è strano e non smette di riservare sorprese in questo caso amarissime per i tifosi del Lecce. 
Conte smette di giocare a calcio e intraprende la carriera da allenatore. Dopo Siena e Arezzo nell'estate del 2007 fa una scelta che gli attribuisce di diritto un aggettivo chiaro e preciso: "rinnegato". Antonio Conte sceglie il Bari. A questo punto l'odio dei tifosi leccesi tocca il suo apice. E' inutile raccontare la rivalità fra le due tifoserie pugliesi, antica, accesa, severa. L'orgoglio classico della gente del Sud abbinato ad una rivalità profonda non lascia scampo a mezze misure. Per la tifoseria giallo-rossa Antonio Conte ha perso il diritto di definirsi leccese, per loro Antonio Conte è un "rinnegato". 
Il leccese Antonio Conte ai tempi del Bari sfoggia una sciarpa Forza Bari.
e questi sono i risultati: Antonio Conte rischia il linciaggio a colpi di mazze

Noi vi abbiamo raccontato quello che è successo e perchè i tifosi del Lecce odiano Antonio Conte. Aspettiamo le vostre impressioni considerando anche che qualcuno in questi giorni dichiara che un paio di mesi fa Antonio Conte avesse un accordo segreto con il Milan per lasciare la Juve e rifondare la squadra rossonera. Non si sa bene per quale ragione l'accordo è saltato...

Che ne pensate?




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